Abbiamo già parlato in un precedente articolo del mondo dei carboidrati, delle loro varietà, e della loro diversità dal punto di vista digestivo.

Pasta, riso, patate, come già saprete, non sono essenziali nella costituzione della razione alimentare del cane e del gatto, ma sono molto utili dal punto di vista dell’apporto energetico.

La differenza fondamentale tra cane e gatto nella digestione dei carboidrati sta nella capacità di specie di produrre amilasi, quelle particolari sostanze (enzimi) che spezzettano i carboidrati e li rendono digeribili.

Nel gatto vengono prodotte poche amilasi e di conseguenza la capacità di digerire i carboidrati è molto legata alla quantità fornita (dose-dipendente). Ecco perchè i prodotti commerciali per gatti ricchi di carboidrati hanno scarso valore nutrizionale e soprattutto portano a produzione di feci voluminose, ricche di zuccheri indigeriti.

L’elemento principale di questi alimenti è l’amido, un carboidrato complesso che a seconda della propria struttura chimica può essere più o meno digeribile,che caratterizza il gruppo di vegetali da cui è estratto. Per fare un esempio, l’amido contenuto nel riso è più ricco di amilopectine rispetto a quello contenuto nei legumi che sono più ricchi di amilosio, sicuramente meno digeribile.
Questa introduzione ci servirà per capire le differenze di cottura deigli alimenti a base di carboidrati.

La cottura sicuramente aumenta molto la digeribilità dei carboidrati fino a renderli totalmente digeribili, anche in base al loro contenuto e rapporto tra amilopectine (più digeribili) e di amilosio (meno digeribili). Per praticità vi dico che carboidrati con alto livello di amilopectine sono il riso, la pasta e le patate, mentre con rapporto inverso troviamo i legumi.

Quindi, andiamo a vedere alcuni pratici consigli su come cuocere bene i carboidrati:

– innanzitutto scegliere sempre la cottura per bollitura o al vapore.

– tenersi con i tempi di cottura piuttosto larghi per favorire una digeribilità ottimale (gelatinizzazione dell’amido) , senza ovviamente scuocere eccessivamente l’alimento che perderebbe di palatabilità.

– una volta terminata la cottura, gli alimenti a base di carboidrati devono essere forniti all’animale subito, al max 10 min dopo, per evitare che il raffreddamento renda meno digeribile l’amido (fenomeno chiamato retrogradazione dell’amido)

– Se vogliamo fornire pasta o riso già cotti in precedenza, è opportuno riscaldarli con un po’ di acqua per favorire la nuova rottura delle molecole di amido e quindi la digeribilità.

– Dal più digeribile al meno digeribile troviamo: riso, pasta, patate, legumi

– E’ consigliabile l’uso di riso naturale, non trattato per mantenere il suo alto grado di digeribilità.

– Non sciacquate il riso o la pasta dopo la cottura: non serve a niente se non a far diminuire la digeribilità.
– Se scegliete le patate come fonte di carboidrati, cuocetele molto bene, e soprattutto schiacciatele quando le servite. Saranno molto più digeribili.

– Occhio nelle dosi dei carboidrati, sia nel cane che nel gatto: quantità elevate possono portare a reazioni avverse, quali la diarrea , causata dalla fermentazione dei carboidrati non digeriti.

Rispettando e seguendo questi piccoli consigli apporterete qualità e benessere all’alimetazione del vostro cane o del vostro gatto.

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