In questo articolo voglio parlare di una serie di problematiche che generano diverse domande da parte di mamme e papà di cani e gatti. Ma prima di entrare nello specifico, vorrei precisare che attualmente le nozioni che la Medicina Veterinaria conosce sono molte, ma altrettanti sono i fattori ancora da scoprire e che probabilmente chiariranno ancora i punti poco spiegati.
Parliamo quindi di una serie di manifestazioni patologiche del cane e del gatto che appaiono dopo l’ingestione di cibo. Il tempo della comparsa può variare da pochi minuti a parecchie ore.
Le definiamo Allergie quando ad essere coinvolto sarà il sistema immunitario, che riconoscerà alcune componenti del cibo ( spesso proteine non ben digerite), causando reazioni più gravi come lo shock anafilattico, oppure sintomatologie gastroenteriche (ad esempio diarrea) o cutanee (ad esempio il prurito).
Di fronte a queste problematiche non possiamo parlare di dose-dipendenza, perché qualsiasi sia la quantità di allergene ingerito, la reazione dell’organismo sarà sempre presente.
Di contro, l’altra macro-categoria sono le reazioni di tipo non-Immunologico, che preferiamo definire Intolleranze, e che non vedono il coinvolgimento del sistema immunitario.
– Reazioni Metaboliche: compaiono quando il nostro animale presenta alcune anomalie dal punto di vista metabolico, per cui alcuni processi non si compiono perfettamente causando conseguenze sull’organismo. Tipica è la diarrea acuta del gatto dopo ingestione di alte dosi di carboidrati come l’amido.
Infatti il gatto in particolare, non produce grosse quantità di un enzima chiamato amilasi, utile a digerire i carboidrati complessi.
–Intossicazioni Alimentari: ci sono diversi alimenti, di uso comune, che se assunti in quantità elevate danno effetti tossici ai nostri animali. Fra quelle più conosciute ci sono le Metilxantine contenute nel cioccolato, oppure le Agliacee contenute in aglio e cipolla.
Non dimentichiamo anche le intossicazioni che capitano per contaminazione accidentale e non degli alimenti.
– Idiosincrasie alimentari: le possiamo definire delle reazioni abnormi dell’organismo verso particolari sostanze. Vi dico subito che è molto facile confonderle, per sintomatologia, con le allergie, ma ciò che le differenzia sin da subito è che le idiosincrasie sono dose-dipendente, quindi la reazione sarà proporzionale alla quantità ingerita.
– Reazioni simil-farmacologiche: come da definizione, non dovete intenderle come reazioni all’uso di un farmaco, ma invece vanno considerate come la conseguenza all’ingestione di una sostanza che potrebbe simulare l’effetto di un farmaco. Tipiche alcune molecole vegetali che simulano l’azione di alcuni ormoni, oppure una reazione simile a quella dell’istamina formatasi nel pesce mal conservato.
Ricorda sempre di parlare col tuo Veterinario di fiducia se osservi effetti negativi sul tuo animale dopo il pasto, perché solo un professionista può indicarti correttamente l’origine e la soluzione al problema.
Se l’argomento di è stato d’aiuto, scrivimi un feedback nei commenti.
Se ti è piaciuto il contenuto di questo articolo, troverai di grande aiuto il libro “Pet Parent: Come diventare il genitore perfetto del tuo cane” dove troverai ogni dettaglio con consigli pratici di educazione alimentare e comportamentale per il benessere del tuo figlio a quattro zampe.